La Sezione lavoro della Cassazione, nella recentissima sentenza n. 24796 del 7 dicembre scorso, è intervenuta sulla disputa circa la legittimità o meno del provvedimento datoriale di licenziamento nei confronti di un dipendente che timbri il cartellino al posto del collega, al fine di favorirlo.
I massimi giudicanti, dopo una lunga camera di consiglio, hanno dichiarato l’assoluta legittimità, in simili ipotesi, del licenziamento a carico del collega “altruista” motivando che la condotta di timbrare il cartellino di un altro dipendente, è “idonea a ledere irrimediabilmente il vincolo fiduciario, con il deliberato e volontario tentativo di trarre in inganno il datore di lavoro”.
Con tale decisione gli ermellini hanno confermato gli approdi a cui erano pervenuti i giudici di prime cure a detta dei quali una simile condotta si appalesa di estrema gravità proprio in quanto “fa venir meno la fiducia del datore nell’operato del dipendente e giustifica il recesso dal rapporto di lavoro”. (© Avv. Dario Avolio)