Il mantenimento dei figli, in costanza di una separazione, è un tema che ha vissuto un costante evolversi con differenti prospettive, sia nella giurisprudenza che tra gli studiosi del diritto.
Ciò in quanto detto tema coinvolge aspetti fondamentali di diversi soggetti quali il diritto costituzionalmente garantito di un figlio ad essere mantenuto e il dovere che comunque quest’ultimo ha nei confronti del genitore di non cullarsi su tale aspettativa di sostentamento.
Il diritto al mantenimento, normativamente previsto anche agli artt. 147 e 148 del Codice Civile, è prerogativa tanto dei figli legittimi, quanto dei figli naturali e rientra nel più ampio paradigma del dovere di solidarietà che incombe sul genitore per garantire la crescita autonoma della prole.
La problematica più dibattuta ha riguardato l’eventuale limite di questo diritto, ovvero fino a quando il genitore deve sentirsi obbligato in tal senso nei confronti del proprio figlio.
In altri termini, si è posta la questione se tale obbligo fosse destinato a cessare con il semplice raggiungimento della maggiore età, ovvero con l’indipendenza economica acquisita dal figlio.
Sul punto sono intervenute recentissime sentenze della Corte di Cassazione che hanno chiarito come “l’obbligo di mantenimento del figlio resta a carico dei genitori anche al raggiungimento della maggiore età, protraendosi fino a quando questi non diventi autosufficiente o sia accertato che la mancata autosufficienza economica sia da attribuirsi a sua colpa. Il rifiuto ingiustificato di attività lavorativa è idoneo ad estinguere il diritto al mantenimento”.   
Tale pronuncia ha confermato la tesi, ormai dominante nel panorama giurisprudenziale, che anche se l’obbligo di mantenimento dei figli non cessa con il raggiungimento della maggiore età, occorre valutare se il mancato raggiungimento dell’autosufficienza economica sia attribuibile a colpa o meno del figlio poiché, in caso positivo, il diritto cessa in ragione del contegno ingiustificato di non crearsi un’indipendenza economica. (© Avv. Dario Avolio) ARTICOLO PUBBLICATO SU “LO STRILLONE”