Il Supremo Collegio ha di recente esaminato e deciso un ricorso proposto da una donna contro l’ex marito al fine di ottenere la corresponsione dell’assegno di mantenimento, da parte di quest’ultimo, benchè lo stesso fosse andato in pensione e percepisse un reddito inferiore rispetto alla ricorrente.
I Giudici di Piazza Cavour hanno rigettato il ricorso motivando che “Il peggioramento delle condizioni del marito che comporta un’attuale situazione reddituale e patrimoniale dello stesso livello delle parti, è ostativo al riconoscimento del diritto all’assegno per la moglie che attualmente percepisce con il proprio lavoro un reddito superiore a quello del suo ex marito”.
La decisione di rigetto del ricorso è giustificata, nel caso di specie, dal significativo mutamento delle condizioni patrimoniali dell’ex coniuge.
Ciò a causa dell’intervenuto pensionamento che ha comportato una sostanziale riduzione degli emolumenti percepiti attualmente rispetto al quantum guadagnato durante la vita comune.
Tale mutamento, a detta della Cassazione, è senz’altro ostativo alla dazione dell’assegno di mantenimento rispetto al periodo in cui l’uomo percepiva uno stipendio fisso superiore al guadagno mensile della moglie. (© Avv. Dario Avolio)