Con la recentissima sentenza n. 8227 del marzo scorso gli Ermellini hanno confermato, ancora una volta, come il discrimine tra figli legittimi e figli naturali si vada sempre più assottigliando.
La pronuncia in oggetto trae spunto da una controversia relativa all’assegno di mantenimento corrisposto al figlio legittimo a seguito di divorzio.
In particolare l’ex coniuge si rivolgeva alla Suprema Corte asserendo che la sopravvenienza di un altro figlio naturale, nato dalla relazione post-coniugio, avrebbe dovuto ripercuotersi sull’ammontare dell’assegno di mantenimento elargito nei confronti del figlio legittimo con conseguente riduzione dell’importo dovuto.
La Suprema Corte ha accolto tale linea difensiva dichiarando legittima la riduzione dell’assegno di mantenimento in favore del figlio legittimo se tale assegno non consente, in seguito alla nascita di altro figlio fuori dal matrimonio, di assicurare lo stesso tenore di vita garantito al primo.
Dovrà pertanto attuarsi una riduzione di tale assegno che consenta di equiparare le somme elargite al figlio legittimo e naturale in modo da garantire la parità di trattamento che la legge tende a salvaguardare. (© Avv. Dario Avolio)