Destinata a fare storia, la sentenza n 11504 del 10/05/2017 è intervenuta a rivoluzionare i principi per l’attribuibilità o meno dell’assegno di mantenimento in caso di divorzio. D’ora in poi i criteri per concedere il mantenimento non saranno più ancorati al principio di garantire lo stesso tenore di vita che c’era nel corso del matrimonio. Per concedere l’assegno divorzile, infatti, si terrà conto dello stato di autosufficienza o meno dell’ex coniuge, in base a quattro criteri: “il possesso di redditi di qualsiasi specie”; “il possesso di cespiti patrimoniali mobiliari ed immobiliari”; “le capacità e le possibilità effettive di lavoro”; “la stabile disponibilità di una casa di abitazione”. Nel caso in cui venga dimostrata la non autosufficienza economica sarà possibile disporre del sostentamento. Viceversa, laddove a fronte di un giudizio tassativo, che analizzi il caso specifico alla luce dei criteri sopra indicati, emerga l’autosufficenza dell’ex coniuge, nessun assegno sarà corrisposto. (© Avv. Dario Avolio)