Pugno duro del Supremo Collegio contro l’abitudine, non infrequente, di lasciar cadere dal balcone cenere o mozziconi di sigarette.
Tale condotta infatti può essere oggetto di una denuncia penale a carico dell’autore di tale gesto.
E’ quanto recentemente affermano i giudici della Suprema Corte nella sentenza n. 16459/2013 che, in un caso analogo a quello sopracitato, ha confermato la configurazione del reato di getto pericoloso di cose di cui all’art.  674 c.p.
Tale norma dispone che  “Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei caso non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a euro 206”.
Nella condotta sopra descritta i massimi giudicanti hanno quindi intravisto la lesione dell’interesse perseguito dalla norma di cui all’art. 674 c.p. consistente nella “sicurezza e prevenzione di pericoli per una pluralità di soggetti” con conseguente condanna per l’imputato.
(© Avv. Dario Avolio)