La sesta sezione penale della Cassazione è recentemente tornata a delineare i confini entro cui un dipendente può utilizzare il cellulare aziendale per fini personali.
In tal senso gli ermellini hanno chiarito che, per non andare incontro ad un’imputazione per il delitto di peculato di cui all’art. 314 c.p., il dipendente deve effettuare, in un arco di tempo ragionevolmente lungo, poche chiamate di breve durata.
Il caso sotteso alla pronuncia prende le mosse dalla denuncia sporta a carico di un dirigente comunale che, nell’arco di due anni, aveva utilizzato il cellulare fornito dall’ente per comunicare con amici e parenti, inviando circa 280 sms ed effettuando 625 chiamate, per un importo complessivo di euro 75.
A salvare il malcapitato da una sicura condanna è stata proprio la brevità delle chiamate, unita all’esiguità dei relativi costi.
Ciò ha comportato la mancata integrazione del delitto di peculato per ” l’assenza di atti appropriativi di valore economico tale ad integrare il delitto in esame”. (© Avv. Dario Avolio)