Ennesima pronuncia discordante sul tema “coltivazione domestica di droga leggera”, riflesso dell’annoso dibattito esistente sul punto ormai da diversi anni.
Chiamati a pronunciarsi sul tema, a seguito di numerose decisioni di opposto tenore, gli Ermellini hanno statuito la liceità della coltivazione domestica di una sola piantina di cannabis.
Ciò in quanto, motivano i giudici di legittimità, la coltivazione di una sola pianta “non è idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica”.
Venendo dunque meno il principio di offensività, il Supremo Collegio ha fatto scaturire il rigetto del ricorso avanzato dalla Procura di Catanzaro che insisteva per la condanna di un soggetto, reo di aver coltivato in casa una piantina di canapa indiana con principio attivo pari a 16 mg. (© Avv. Dario Avolio)