Nella recentissima sentenza n. 37903 dello scorso 25 ottobre, gli ermellini hanno statuito la legittimità dell’arresto del possessore di una carta di credito clonata, anche laddove il medesimo non la stia utilizzando nel preciso momento in cui viene arrestato.
Con tale decisione il Supremo Collegio non ha accolto la linea difensiva dell’imputato che aveva escluso la legittimità dell’arresto in simili ipotesi, partendo dal presupposto che il pregiudicato non stesse utilizzando la carta di credito in quel momento e, di converso, non vi sarebbe flagranza di reato.
In motivazione la Suprema Corte non ha accolto tale linea difensiva motivando che “anche il semplice possesso della carta di credito clonata, nelle varie previsioni della norma incriminatrice, costituise reato” con la conseguenza che è del tutto legittima “la sussistenza di esigenze cautelari di particolare intensità e tali da imporre l’applicazione della più grave misura custodiale”. (© Avv. Dario Avolio)