Singolare decisione quella resa dai giudici di Piazza Cavour nella recentissima sentenza n. 6438 del 21 febbraio scorso.
All’esito della camera di consiglio gli ermellini hanno infatti statuito che integra il reato di appropriazione indebita la mancata restituzione del corredo all’ex coniuge regolarmente separato.
Il caso sotteso alla pronuncia deriva da una sentenza del Tribunale di Arezzo, confermata anche in appello dalla Corte di Firenze, con cui un ex marito era stato condannato, per il delitto di cui all’art. 646 c.p., poiché reo di non aver restituito “due piumoni, tre coperte estive e due invernali, quattro tovaglie, due paia di lenzola e varie serie di asciugamani”.
Tale condotta, precisano i giudici, in presenza di specifica querela sporta dal soggetto leso, ben può integrare gli elementi costitutivi del reato di appropriazione indebita, avendo il coniuge ribelle il materiale possesso dei citati beni.
Per la cronaca il caso di specie si è comunque risolto positivamente grazie all’intervenuta remissione di querela che ha portato ad una sentenza di “non doversi procedere” con conseguente estinzione del reato a favore del malcapitato. (© Avv. Dario Avolio)