Orientamento innovativo quello ricavabile da una pronuncia del giugno scorso degli Ermellini.

I Giudici della Suprema Corte hanno infatti analizzato eventuali profili di responsabilità civile dell’imprenditore edile nel caso di furto in appartamento messo a segno con l’ausilio dei ponteggi, dallo stesso installati, per i lavori di ristrutturazione dello stabile.

In tal caso, laddove l’imprenditore abbia trascurato le più elementari norme di diligenza, atte ad evitare un uso distorto da parte di estranei delle menzionate impalcature, allo stesso sarebbe imputabile un’indubbia violazione del principio del neminem laedere con conseguente responsabilità civile per fatto illecito, ex art. 2043 c.c.

Ciò con la conseguenza che l’imprenditore sarà tenuto a risarcire al derubato tutti i danni patiti in conseguenza del furto laddove abbia creato per negligenza un agevole accesso ai ladri, ponendo in essere una condizione essenziale del verificarsi del danno. (© Avv. Dario Avolio)