La riforma del Condominio, entrata in vigore lo scorso 18 giugno, è intervenuta in modo sostanziale anche in tema di barriere architettoniche all’interno del condominio e del relativo quorum necessario alla loro eliminazione.
Sul punto l’art. 27 della legge 11 dicembre 2012 n. 220 ha previsto per tali interventi la maggioranza degli intervenuti in assemblea e almeno la metà del valore dell’edificio, contrariamente a quanto disposto dalla previgente disciplina che, in simili casi, prevedeva la maggioranza di un terzo dei partecipanti.
Tale innovazione si appresta a subire molteplici critiche e censure in quanto rende di fatto più difficile l’eliminazione di barriere architettoniche che creino ostacolo alla mobilità di persone con capacità motorie ridotte.
Si resta in attesa, pertanto, di precedenti giurisprudenziali in linea con il vecchio dettato normativo che riconosceva piena tutela ai soggetti portatori di handicap. (© Avv. Dario Avolio)