Le aree di parcheggio a pagamento, delimitate dalle c.d. “strisce blu”, devono essere alternate o immediatamente vicine ad altrettante adeguate aree destinate a parcheggio “senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.
In caso contrario, la multa comminata non può ritenersi validamente inflitta e può essere annullata.
E’ quanto afferma il Supremo Collegio in una recentissima sentenza volta a censurare l’operato degli enti locali che non adempiono all’obbligo di garantire una distribuzione “equa” dei parcheggi gratis e a pagamento.
La Suprema Corte, rifacendosi a principi stabiliti in precedenti sentenze anche a Sezioni Unite, ha nuovamente ribadito che, se gli enti locali non adempiono all’obbligo di garantire anche un cospicuo numero di parcheggi liberi, la contravvenzione inflitta deve ritenersi illegittima. (© Avv. Dario Avolio)