La Suprema Corte è di recente intervenuta sulla possibilità o meno per l’utente della strada di utilizzare i fari fendinebbia di notte anche in assenza di condizioni meteoriche avverse.

Il caso, sotteso alla pronuncia definitiva, prende le mosse da una sentenza di un Giudice di Pace, avvalorata anche in grado d’Appello dal Tribunale, che aveva confermato la sanzione amministrativa ai danni di un’automobilista reo di aver utilizzato i ridetti fari in ore notturne e in assenza di nebbia nella zona di transito.

In motivazione il Giudice di Pace aveva giustificato la conferma della sanzione rilevando come “l’utilizzo dei fendinebbia fosse consentito solo di giorno e in presenza di determinate condizioni metereologiche”.

Gli ermellini di Piazza Cavour nel ribaltare tale decisione hanno invece preso spunto dall’art. 153 del codice della strada che, di fatto, non “stabilisce uno specifico divieto di utilizzo contemporaneo di fendinebbia e fari anabbaglianti in orario notturno”.

Di converso, poiché nessuna norma di legge “stabilisce quali debbano essere le condizioni a rendere necessario questo tipo di utilizzo” se ne deve ricavare l’assoluta legittimità d’uso ed il conseguente annullamento della sanzione amministrativa. (© Avv. Dario Avolio)