Rilevante intervento dei giudici del Supremo Collegio in tema di sinistri stradali e della conseguente efficacia probatoria del modulo di constatazione amichevole (c.d. CID) firmato da entrambi i conducenti.
Sul punto gli ermellini hanno rilevato che al CID non può essere affatto riconosciuta efficacia probatoria vincolante ai fini delle attribuzioni, da parte del giudice, delle relative responsabilità nel sinistro verificatosi.
Di converso, a tale dichiarazione confessoria, precisano i giudici, non potrà essere dato valore di piena prova ma la stessa potrà essere liberamente apprezzata, ai fini del giudizio, alla luce del disposto di cui all’art. 2733, comma 3 c.c. secondo cui “la confessione resa da alcuni dei litisconsorti è liberamente apprezzata dal giudice”. (© Avv. Dario Avolio)