Rilevante pronuncia quella resa dalle Sezioni Unite della Cassazione, con sentenza n. 25304/2010, in tema di opposizioni a sanzioni amministrative irrogate in ambito di circolazione stradale.
Intervenendo a comporre un contrasto di interpretazioni, gli ermellini hanno infatti statuito che, laddove l’automobilista proponga un ricorso manifestamente infondato il giudice è legittimato ad aumentare la sanzione originariamente irrogata nei limiti edittali previsti.
Tale orientamento si pone in netto contrasto con la prassi, diffusa sino ad oggi, di confermare la sanzione originariamente comminata anche in caso di rigetto del ricorso.
Ma v’è di più, poiché in tale evenienza negativa l’automobilista potrebbe essere ulteriormente condannato alla refusione delle spese legali in favore della parte avversa se costituita in giudizio.
Tutto ciò, unito alla recente introduzione del contributo unificato anche per i ricorsi avverso sanzioni amministrative, in passato esenti, consiglia di valutare attentamente se proporre o meno ricorso in assenza di valide ragioni a suffragio. (© Avv. Dario Avolio)