La Suprema Corte si è recentemente pronunciata in merito alla validità o meno di un verbale di contravvenzione elevato ad un’automobilista reo di aver transitato ad un incrocio con luce semaforica rossa.
La sanzione era stata comminata sulla scorta della sola foto scattata dall’apparecchio presente in loco, in assenza di agente accertatore.
Sul punto la Cassazione ha ritenuto che, proprio la mancanza sul posto di un vigile accertatore, è causa di annullamento del relativo verbale non essendo affatto sufficiente la sola rilevazione fotografica.
La presenza dell’agente, infatti, risulta assolutamente necessaria, continuano i Supremi giudicanti, proprio al fine di consentire la contestazione immediata della violazione e raccogliere le eventuali dichiarazioni a difesa del trasgressore.
La sanzione era stata comminata sulla scorta della sola foto scattata dall’apparecchio presente in loco, in assenza di agente accertatore.
Sul punto la Cassazione ha ritenuto che, proprio la mancanza sul posto di un vigile accertatore, è causa di annullamento del relativo verbale non essendo affatto sufficiente la sola rilevazione fotografica.
La presenza dell’agente, infatti, risulta assolutamente necessaria, continuano i Supremi giudicanti, proprio al fine di consentire la contestazione immediata della violazione e raccogliere le eventuali dichiarazioni a difesa del trasgressore.
La mancanza di un vigile in loco, inoltre, a detta della Suprema Corte, non consentirebbe neppure di verificare le modalità effettive in cui operi l’apparecchio fotografico, generando ampia incertezza sulle reali condizioni di traffico presenti sul posto in grado di falsare la realtà dei fatti. (© Avv. Dario Avolio)